Trasparenza

Essere Congruente: ciò che si è e ciò che si dice di essere

Congruente?

Cosa vuol dire essere una persona congruente. La Treccani dice:

Nella geometria elementare, lo stesso che uguaglianza diretta, cioè l’uguaglianza tra due figure che siano anche sovrapponibili in modo perfetto, mediante il moto rigido di una di esse.

Il concetto noi lo usiamo molto spesso e  volentieri riguardo a ciò che si dice e ciò che si fa. Tra quello che si predica e le azioni messe in campo.

Esistono ruoli e professioni per cui dire e non agire in modo congruente non fa essere credibili. Insegnante, professore, psicoterapeuta-coach-giudice-uomo di legge-magistrato ecc.

Altrimenti cosa succede?

I politici? Per definizione difendono ambiti dove la loro vita privata viene indagata solo per sfregio, per creare scandalo.

Creando confusione negli elettori e in coloro che sono loro fan.

Per gli artisti una vita creativa e senza regole potrebbe anche essere il must.

Eppure quante volte abbiamo sentito dire e abbiamo detto…il tipo non ha mai dato scandalo, mai abbiamo sentito dire così su di lui, o lei.

 Chi parla non verrà ascoltato, chi promulga leggi e si dice paladino della Patria, non avrà la stessa forza e credibilità di chi invece è davvero quello che dice.

Un medico non deve mai ammalarsi?

Purtroppo accade.

Tuttavia avrà lui stesso lo scrupolo, per poter essere credibile, di proporsi in una buona forma, in buona salute, avere cura di sé. Non potrà fumare davanti al paziente per poi chiedergli di smettere di farlo.

Oppure seguire una dieta se poi loro stessi non sono esempio di ciò (sovrappeso).

E, nonostante tutto, potrà anche avere i suoi problemi di salute.

Genitori che pretendono educazione,  rigore, un atteggiamento disciplinato, che i figli osservino certe regole, rispettino limiti di comportamento o disciplina, se usano le sostanze insieme a loro? Solo se i genitori saranno dei buoni esempi, dei veri educatori, rispettosi del loro ruolo(dovrebbe aprire parentesi infinite).

La differenza quindi tra ciò che si è e ciò che si dice di essere.

Nelle professioni di aiuto, è un must, dove la relazione conta: psicologo, psicoterapeuta, coach, formatore, insegnanti, professori, manager, poliziotti, uomini di legge, (religiosi?) dove l’obiettivo è la cura dell’altro, o così dovrebbe essere. Un avvocato sarà osservatore lui stesso della legge?

Immaginiamo che la vita privata, a 360 gradi sia trasparente e il soggetto forte di un biglietto da visita, non solo patinato, abbia tutte le credenziali oltre a quelle di un Albo professionale, di essere trasparente.

Che abbia cura della sua identità, profondamente responsabile del fatto che le parole, i gesti, i provvedimenti, i suggerimenti, siano il risultato di competenza ed esperienza personale vissuta.

Nessun commento in più, solo che auguro insieme a tutti voi che le persone, i clienti e i pazienti a cui noi offriamo il nostro supporto, possano fidarsi di quello che diciamo, perché agiamo al massimo delle nostre possibilità, eticamente congruenti.

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