Coaching virtuale creativo

 

Il processo di accompagnamento del cliente (coachee) per noi Coach, presuppone fasi ben codificate, da rispettare, che tuttavia risentono anche di fattori e variabili che strada facendo possono intervenire, rendendo il viaggio sempre più ricco di elementi interessanti.

Quali strumenti quindi sarà utile usare per facilitare il raggiungimento dell’obiettivo prefissato e concordato? Creare un clima di fiducia permette, lo sappiamo, l’ottenimento di risultati brillanti, entro il tempo stabilito.

Durante questo ultimo periodo (mi riferisco al Covid e alle restrizioni da rispettare) in cui abbiamo per forza di cose, privilegiato la modalità virtuale, l’attenzione principale oltre a rispettare tutti i famosi passaggi canonici, secondo le linee guida ICF, è stato dare importanza e di più, ad ogni dettaglio relativo alla comunicazione. A 360 gradi.

Tono della voce, volume, ritmo, sguardi, postura, inclinazione del capo, sospiri, ogni silenzio, espressioni del viso, sorrisi, hanno assunto un valore preponderante, prezioso: elementi che arricchiscono e colorano di mille significati la sessione stessa. Sessione durante la quale il primo piano vale per tutti e due. (Noi a nostra volta osservati e valutati).

I feedback comunque sono stati positivi (continuano ad esserlo) riguardo al risparmio di tempo, di energie, opportunità logistiche (da casa, in ufficio, senza spostamenti né per loro nemmeno per noi).

Mesi fa, cosa facevamo meglio o di più? La condizione attuale ci impone lo sguardo in avanti.

Potremo grazie a questa nuova modalità, migliorare, creare, inventare nuove metodologie, rispolverarne altre: condividere lo schermo, farci mostrare immagini, foto, proporre carte da scegliere (Points of you), chiedere di alzarsi dalla postazione e osservare la sedia vuota (usare la tecnica della posizione percettiva grazie alla quale ci si osserva in maniera distaccata e si commentano emozioni, atteggiamenti, pensieri) stimolare l’ascolto di una musica, fare una piccola pausa di riflessione (minuti di silenzio) favorire un break per un caffè, rappresentare con un disegno la condizione attuale o futura.

Incoraggiare ad usare pennarelli, matite colorate, scegliere elementi a disposizione nel proprio ambiente (oggetti) per descrivere e dare un nome ad una emozione sperimentata, per raccontare e raccontarsi.

Permettere al coachee di lasciarsi ispirare, aprire un libro a portata di mano e a caso…, evidenziare una frase, una parola che potrà, volendo, guidare la settimana ecc. Noi a nostra volta potremo accompagnare con metafore adeguate nei momenti opportuni.

Insomma, in un paio di ore di sessione, utilizziamo ogni elemento percepito, seguendo il flusso, favorendo la creazione di un‘opera unica, una danza, una musica, un movimento ricco, che sebbene virtuale, poiché limitato nello spazio, sarà utile nell’evocare consapevolezza e produrre così i cambiamenti desiderati.

 

 

 

 

 

 

 

 

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